quinta-feira, 3 de dezembro de 2015


Opera di Paolo Troilo, nato a Taranto nel 1972,
 disegna se stesso, un se stesso urlante e lacerato





Staccami da questa terra…

staccami da questa terra
che non mi riconosce.
e che io sconosco
ora riconsegnando la mia nascita
e le mie infinite morti.
mi levo dalla processione
di donne che ninnano tra i palmi
cuore e sangue
– una offre arance rosse. e sale –
e d’uomini dai passi lenti,
uguali alle loro lacrime
e alla musica di un mattino
di sabbia di barche di reti.
all’ombra del tindari, tra gli stagni,
i gabbiani non volano.
voglio dio!
tramuto l’urlo in preghiera
in questa sera di miele e castagno.
lascio memoria e ombra.
gli arnesi d’uso.
il tuo odore.
qualche sasso.


Nini Ferrara